Servizio Civile 2022-2023
di ELISA VITALI
Il Servizio civile è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.
- dal sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale
Ho incontrato la realtà dell'oratorio per puro caso, spulciando tra le opportunità che offrivano i bandi del Servizio Civile. Insieme a me, due ragazzi: Pietro, giovane veterano dell'oratorio, e Alessandro, anche lui, come me, nuovo arrivato in questa dinamica realtà.
È una piccola comunità quella di Monsano, nella quale è doveroso affacciarsi all'uscio e chiedere di entrare, con calma e cautela, per farsi conoscere e dare agli altri il tempo di fidarsi di te. Non c'è voluto molto però, per essere totalmente assorbita da questo circuito che sembra piccolo all'esterno, ma dall'interno si dischiude in tutta la sua grandezza.
In breve tempo infatti, sono stata accolta da un ricco universo di esperienze e personalità, ragazzi e ragazze pieni di energia positiva, voglia di divertirsi e mettersi in gioco.
I bambini, protagonisti dei pomeriggi in oratorio, vere e proprie scariche di energia e dispensatori di sorrisi. In particolare io mi occupo proprio di questi pomeriggi, accogliendo ogni giorno diversi bambini delle elementari, organizzando giochi e attività con loro.
Allo stesso modo mi riferisco agli adolescenti, con tante luci e altrettante zone d'ombra, desiderosi di farsi illuminare e illuminare a loro volta.
Nella società odierna, nella quale la parola d'ordine è velocità, sembra non ci sia la possibilità di prendersi del tempo. La necessità di arrivare a degli obiettivi col massimo risultato possibile, la competitività estrema che spesso mette gli uni contro gli altri, la paura degli occhi giudicanti puntati addosso da un Altro invisibile, rende le nuove generazioni (e non solo) schiave di un nichilismo che li condanna spesso ad una solitudine che non è solamente sociale, ma soprattutto interiore. Partendo da questi presupposti allora, sento ancora di più il bisogno di promuovere e dichiarare a gran voce la necessità di un posto come questo.
Quella dell'oratorio è una realtà nella quale si impara il valore dell'ascolto vero e reciproco, del mettere a disposizione il proprio tempo e sé stessi senza la pretesa di un tornaconto personale. Tutti i progetti infatti, sono uniti da un unico filo conduttore che è quello dell'accoglienza. L’Estate Ragazzi per esempio, che mette in connessione bambini e adolescenti: i primi hanno la possibilità di partecipare a laboratori di vario genere, dai giochi da tavolo, al cucito, spaziando poi alla cucina, allo sport… i secondi collaborano tra loro e cooperano per organizzare e gestire queste cinque settimane nel migliore dei modi, con costanza e responsabilità.
Ho potuto constatare quindi, come la realtà dell’oratorio non sia solamente un luogo in cui trascorrere del tempo in spensieratezza, ma un ambiente di crescita e formazione. Ogni iniziativa prende la forma di un cammino che presuppone il tenersi vicini, e forse è questa la caratteristica che più mi emoziona di questa comunità: l’idea che non si è mai soli.